Quanto spesso ti capita di metterti a confronto con gli altri? Quante volte, dopo esserti confrontato, ti vedi adeguato e ti senti soddisfatto? Se hai la sensazione di uscire più abbattuto e meno sereno da un confronto con qualcun altro, forse il modo con cui abitualmente ti raffronti con gli altri non è così sano e funzionale. Finchè il confronto rimane un modo obiettivo per valutare somiglianze e differenze rispetto a ciò che ti circonda è certamente positivo e costruttivo. Può motivare, ispirare, stimolare e guidare in modo produttivo verso un obiettivo personale. Quando, invece, paragonarti diventa motivo per autosvalutarti, autocriticarti e infine autosabotarti, è decisamente malsano e controproducente.
Se ti riconosci in questa descrizione, puoi imparare a limitare il più possibile questa abitudine al confronto eccessivo fino a superarla e a ritrovare la tua serenità.
Perché ti confronti sempre con gli altri
Se è vero che non è possibile una realtà senza confronto e che è profondamente umano confrontarci con l’esterno, è anche vero che questa tendenza innata può diventare disfunzionale e dannosa quando risulta l’unico modo che hai imparato per misurare il tuo valore. Sarà inevitabile continuare a valutarti più in rapporto con gli altri che con te stesso, se sei cresciuto nel costante confronto con qualcun altro (familiari, amicizie, conoscenti ecc.). Il risultato? Non riuscirai a non confrontarti con chi ti sta attorno, anche se vorresti farne a meno, perché questa modalità è per te quella più naturale e familiare. Risulterà strano ed anomalo pensare di abbandonare questo schema automatico di autovalutazione.
Ma quali conseguenze avrà mantenere questa abitudine?
A cosa porta paragonarsi con gli altri
Pensando che il paragone sia lo strumento più adatto per stimare il tuo valore, risulterà normale vederti diverso in senso negativo (troppo o troppo poco) e sarà naturale considerarti manchevole e difettoso rispetto ad altre persone prese come riferimento. Sarà fisiologico sentirti, quindi, frustrato ed insoddisfatto di non essere mai abbastanza.
Assecondare questo automatismo, infatti, avrà solo effetti negativi, generando malessere ed insoddisfazione costante perché:
- non valorizza la tua persona e le tue caratteristiche;
- non tiene conto dell’unicità della tua storia;
- non considera le tue esigenze, le tue aspettative, le tue aspirazioni;
- non legittima il tuo sistema di pensieri e principi;
- non rispetta le tue emozioni ed i tuoi sentimenti.
Come non paragonare la tua vita a quella degli altri
Per evitare di confrontarti con gli altri in modo negativo e disfunzionale, puoi a iniziare da qui:
- ascolta ciò che è importante per te: concentrati su ciò che ti motiva di più, su quello che ti fa stare bene.
Quello con cui ti paragoni con gli altri è davvero importante per te oppure lo diventa perché sembra esserlo per gli altri? Se fossi libero da influenze esterne, la vedresti ugualmente o diversamente? Quanto le tue scelte sono influenzate dalle aspettative altrui? Qual è il tuo reale bisogno ora? - osserva la storia del tuo percorso: considera con la giusta attenzione da dove sei partito, gli ostacoli che hai incontrato, i successi che hai ottenuto, gli errori che hai fatto, ciò che hai imparato dalle esperienze negative, le soluzioni che hai trovato per andare avanti verso il tuo obiettivo.
Quanto consideri i traguardi raggiunti oltre a quelli mancati? Quanto sei consapevole dei tuoi punti di forza? Quanto sei cresciuto nel tempo? Se fosse il percorso di un altro lo apprezzeresti? Perché non lo fai con il tuo? - rispetta le tue caratteristiche: le tue risorse, le tue fatiche, le tue capacità, i tuoi ritmi non possono essere uguali a quelli degli altri. E’ tutto adeguato alla persona che sei. Esserne consapevole ti aiuterà a riconoscerlo ad ogni passo che farai, piuttosto che a confrontarlo con il passo diverso di un altro.
Spingeresti un amico con caratteristiche simili alle tue a svalutarle? Perché, invece, tendi a farlo con te stesso? - accetta le tue vulnerabilità: fare pace con le tue fragilità, invece che continuare a lottarci può aiutarti anche a lavorarci per ampliare e rinforzare la tua zona di comfort. Pensi che gli altri non abbiano le loro zone sensibili? Nessuno è immune. Puoi legittimarti le tue, come faresti con quelle altrui. Vederle come alleate invece che come nemiche ti aiuterà a usarle in tuo favore.
Liberarsi dal confronto è possibile
Se sei stanco di continuare a sentirti sotto esame, se non vuoi più vederti sotto il giudizio altrui, puoi imparare a liberarti dal confronto sistematico con gli altri domandandoti ogni volta se quel paragone ti sta togliendo valore oppure se ti è utile. Questo ti aiuterà a contrastare in modo sempre maggiore ed efficace la tendenza abituale a sminuirti di fronte all’altro e ti metterà più in contatto con la persona valida ed autentica che sei.
Se vuoi continuare a migliorare il rapporto con te stesso, ma trovi ancora qualche difficoltà nel liberarti dal confronto con gli altri, puoi raccontarmi di più prenotando una call conoscitiva gratuita. Ti suggerirò cosa ancora può esserti utile per valorizzare al meglio il tuo percorso!